Congregazione

Sua identità
La Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù è un Istituto religioso clericale apostolico di diritto pontificio. E' stata fondata nel 1878 a San Quintino (Francia) da p. Leone Giovanni Dehon. Egli ha ricevuto la grazia e la missione di arricchire la Chiesa con un Istituto che viva della sua ispirazione evangelica: l'amore riparatore al Cristo nell'icona del suo costato aperto e del suo Cuore trafitto e l'impegno di diffondere il suo Regno nelle anime e nelle società (devozione al Sacro Cuore). La congregazione è costituita di sacerdoti e di laici consacrati. La sua esistenza, la spiritualità e la dimensione apostolica si comprendono alla luce della vita del suo fondatore.

Vita del Fondatore p. Leone Dehon
P. Leone Dehon (1843-1925) è nato a La Capelle, nel nord est della Francia (Piccardia). Di famiglia della borghesia rurale. A 21 anni è avvocato. Il padre sogna un futuro prestigioso nel foro parigino. Di fronte all'insistente prospettiva del figlio di farsi sacerdote, tenta di distoglierlo con continui e prolungati viaggi in Europa e in Medio Oriente. L'effetto non è raggiunto. Di ritorno da un viaggio in Palestina, Leone si firma nel seminario francese di Roma e a 25 anni diventa sacerdote.
Giovane promettente, con quattro lauree, arricchito dell'esperienza di stenografo al Concilio Vaticano I°, intellettualmente dotato e portato allo studio, incline alla vita raccolta e all'insegnamento, si attende una carriera accademica. Viene destinato, invece, a S. Quintin, una grossa parrocchia con problemi enormi, nella diocesi di Soisson. Scrive: "Era tutto il contrario di ciò che avevo desiderato per tanti anni: una vita di raccoglimento e di studi". Non si scoraggia. La fede lo sostiene nel fare la volontà di Dio. Analizza la situazione della parrocchia. E' di abbandono religioso e di enormi problemi sociali. Progetta il da farsi e lo realizza in poco tempo. Fonda un patronato con biblioteca e doposcuola per i figli degli operai; dà vita a un giornale per influire cristianamente sull'opinione pubblica; riunisce i padroni cristiani, li organizza e li sensibilizza ai problemi degli operai; fonda un collegio per formare cristianamente e preparare la futura classe dirigente. Organizza congressi a livello diocesano, dando un forte impulso a una lettura realistica dei problemi e prospettando soluzioni. Diventa l'apostolo dell'enciclica Rerum Novarum. Affronta seriamente la questione sociale, con conferenze in Francia e in Italia. Svolge un'attività molto intensa, stressante.
Cresce in lui il desiderio di una vita più raccolta in Dio, seppur sempre aperta all'apostolato. Riemerge il desiderio di essere religioso, già da tempo coltivato. Cerca un Istituto in cui entrare. La ricerca non trova soluzione soddisfacente. Alla fine, intuisce che il Signore gli chiede una nuova fondazione. Nascono, così, gli "Oblati del Sacro Cuore". Avvenimenti imprevisti, non valutati e inattesi, portano alla soppressione del neonato Istituto. P. Dehon ne soffre terribilmente, ma accoglie con fede la decisione della Santa Sede e, nel contempo, chiarisce il tutto. L'Istituzione rinasce con il titolo di "Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù". Il riferimento è al Sacro Cuore, da cui deriva la spiritualità.

La spiritualità della congregazione
Nel XIX secolo la devozione al Cuore di Gesù è molto diffusa. Essa alimenta molte fondazioni del tempo. L'amore esemplare di Gesù verso il Padre e gli uomini, vissuto nella massima disponibilità fino al dono supremo sulla croce, finalizzato alla redenzione dell'uomo, diventa il nucleo della spiritualità. L'icona, a cui fare riferimento, è il Cristo dal costato trafitto. Lo squarcio provocato dalla lancia porta al cuore, espressione massima dell'amore di Gesù ed esemplarità di ogni amore che vuole essere pienamente oblativo.
Le apparizioni di Gesù a S. Margherita Maria avevano messo in risalto l'amore di Gesù non riconosciuto dagli uomini e il bisogno della riparazione. Ne era derivata la richiesta di contraccambio d'amore. Questa, per lo più, era stata intesa come ricompensa alle tante ingratitudini, attraverso una vita di preghiera e di sacrificio, dando sviluppo a una tonalità intimistica e vittimale.
P. Dehon allarga l'orizzonte nel modo di proporre ai suoi religiosi la spiritualità "dell'amore riparatore". Non pone in rilievo solo un impegno a livello interiore, ma un reale coinvolgimento nella vita della Chiesa e del mondo per togliere tutto ciò che impedisce all'amore di Cristo di essere accolto e di espandersi, e innestare gli elementi positivi perché il tessuto personale e sociale si apra all'amore di Cristo. Infatti egli vede nel rifiuto dell'amore di Cristo il vero peccato che indebolisce la Chiesa ed è causa dei mali della società. Intuisce che il "no" all'amore si ripara con il "sì" all'amore. Da qui ne consegue un serio coinvolgimento di vita a totale disposizione di Dio (consacrazione), un atteggiamento interiore ed esteriore di piena disponibilità alla volontà di Dio, sull'esempio di Cristo e di Maria (oblazione), un impegno apostolico che mira a rigenerare il tessuto della chiesa e della società, con una attenzione particolare per le situazioni di maggiore precarietà umana e spirituale (riparazione).
Si può sintetizzare la spiritualità dei Sacerdoti del S. Cuore in tre termini: amore, oblazione, riparazione. Una vita consacrata nell'amore, vissuta in piena disponibilità, a servizio del progetto di Dio sul mondo rovinato dal peccato. Ci sono alcuni termini che esprimono il contenuto della spiritualità: "Ecce Venio" e "Ecce Ancilla", per esprimere la disponibilità in riferimento all'esemplarità di Cristo e di Maria; "Adveniat regnum tuum", per dire l'impegno per instaurare il Regno di Dio nelle anime e nelle società; "Sint Unum", per ricordare l'anelito di Cristo ad essere una cosa sola, quali suoi discepoli, e per lavorare affinché nel mondo si rafforzino e si esprimano sempre più i legami di fraternità.
La spiritualità trova attuazione in quattro orientamenti apostolici: l'Eucaristia, con specificità dell'adorazione eucaristica quotidiana; la dimensione sociale negli aspetti di maggior precarietà; la formazione dei sacerdoti, religiosi e laici; le missioni ad gentes.

La Congregazione oggi
I Dehoniani sparsi nel mondo sono attualmente più di 2200. Lavorano nei cinque continenti e sono presenti in 38 paesi. Sono divisi in province, regioni e distretti, per agevolare il governo. La direzione centrale si trova a Roma.
Gli orientamenti apostolici sono comuni a tutti, ma il modo di attuarli sono diversificati a seconda del contesto, della preparazione delle persone, delle urgenze della società e della chiesa locale.

Per conoscere la congregazione
Un crescente numero di province, regioni, distretti, case e opere mantiene un proprio sito in rete, con informazioni specifiche sul lavoro in zona e in lingua locale.